Dante, teologo e profeta della libertà\1
La cultura teologica di Dante
Conferenza a cura di Alberto Casalboni
voce recitante di Gianfranco Tondini
La conferenza mostra come Dante conoscesse la dottrina e la sua incarnazione nella vita pratica della Chiesa, i valori evangelici e il grande esempio di due figure emblematiche come Francesco e Domenico.
Il ciclo di conferenze “Dante teologo e profeta della libertà”, registrato nella Basilica di San Francesco e curato dal Prof. Alberto Casalboni, è un viaggio attraverso le virtù umane e cristiane che propone un ampio panorama di valori civili e religiosi.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Romagna-Camaldoli, dal Centro Dantesco e dal Circolo dei Cercanti in compartecipazione con il Comune di Ravenna-Assessorato alla Cultura, nell’ambito delle celebrazioni per il settimo centenario del Poeta e in collaborazione con Amici della Biblioteca Classense, Società Dante Alighieri e Comunità di Camaldoli, prevede la pubblicazione delle cinque conferenze registrate sugli stessi siti nei seguenti mercoledì: 31 marzo, 7, 14, 21 e 28 aprile.
Questa la successione dei temi delle conferenze.
Il 31 marzo “La cultura teologica di Dante” dimostrerà quanto Dante conoscesse la dottrina e la sua incarnazione nella vita pratica della Chiesa, i valori evangelici e il grande esempio di due figure emblematiche come Francesco e Domenico.
Il 7 aprile con “Conoscere per aver sperimentato” il viaggio di Dante allarga gli orizzonti trasformandosi in itinerarium mentis in Deum.
Il 14 aprile ne “Il fondamento dei valori dell’uomo” gli incontri e i caratteri evidenziano i tanti valori umani che si esplicano nei rapporti sociali, a cominciare dalla libertà.
Il 21 aprile “Il segno della fede del cristiano” ovvero il fondamento del vivere cristiano spinge al discernimento della volontà divina mediante studio delle Scritture, distacco dal mondo e umiltà di spirito.
Il 28 aprile, l’ultima registrazione, “L’indipendenza dei due poteri” partirà dall’immagine dell’Aquila, figura del potere civile, che si rivolge a Dio perché volga uno sguardo pietoso in terra e ponga rimedio al sacerdotalismo che ha fagocitato ogni potere, sostituito alla giustizia il privilegio, corrotto le istituzioni religiose e civili.
Il percorso di approfondimento si concluderà in presenza – se le norme anti Covid-19 lo permetteranno – in data da definire, sempre nella Basilica che ospitò i funerali del Sommo Poeta con la conversazione del professor, padre Ubaldo Cortoni, monaco camaldolese e teologo, dal titolo “Dante, il Ghibellin fuggiasco (Ugo Foscolo, Dei Sepolcri, v. 174)”.
Ove le condizioni non lo permettessero, anche questa conferenza sarà registrata e inserita nei suddetti siti.
Informazioni aggiornate su www.romagnacamaldoli.it