Ravenna si propone come uno dei principali centri di produzione intellettuale sui temi danteschi, sia dal versante del confronto accademico sia da quello, altrettanto importante, della mediazione tra le frange più avanzate degli studi e una dimensione multidisciplinare e artistica. Insieme ai tanti omaggi teatrali, alle letture pubbliche e a tutti gli eventi largamente partecipati da cittadini e appassionati che giungono in città soprattutto a settembre, mese tradizionalmente dedicato a Dante, le Letture Classensi costituiscono il fondamento dell’omaggio a Dante che Ravenna conferisce con inesausta passione ogni anno. Alla formula tradizionale della Lectio Dantis, con gli interventi dei relatori, vengono affiancate letture di testi letterari per dare profondità e immediatezza ai contenuti proposti. Ci si avvale della collaborazione con l’Associazione degli Amici della Biblioteca Classense e dell’Associazione Amici del Ravenna Festival, che contribuiscono a sostenere la vita culturale della città.
La storia
Nel 1968 si decise di dare avvio alla pubblicazione delle Lecturae Dantis, le conferenze che ormai da molti anni i più illustri dantisti tenevano nella città di Ravenna. Il primo volume delle Letture Classensi raccolse le conferenze tenutesi nel 1965 nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense in occasione del Settimo centenario della nascita del poeta. Giovanni Fallani, Vittore Branca, Giorgio Petrocchi, Giuseppe Billanovich, Anna Maria Chiavacci Leonardi, Emilio Pasquini, Patrick Boyde, Lino Pertile, Johannes Bartuschat, Marcello Ciccuto, Giorgio Inglese, Claudia Villa, Alessandro Barbero, Alberto Casadei: sono solo alcuni degli studiosi che si sono occupati delle Letture Classensi a Ravenna dagli anni ’60 ad oggi.
L’elenco completo delle Letture Classensi si può trovare sul sito della Longo Editore.