In origine la Tomba di Dante fu una semplice cappellina fatta predisporre, nel 1321, da Guido Novello da Polenta, signore di Ravenna, per rendere omaggio alle spoglie del grande poeta; nel 1483 Bernardo Bembo, che governava la città per conto della Repubblica di Venezia, finanziò il rifacimento del piccolo ambiente e commissionò allo scultore Pietro Lombardo il bassorilievo marmoreo con il ritratto di Dante, presente all’interno della Tomba.
Tra il 1780 e il 1782, per volontà del cardinal legato Luigi Valenti Gonzaga (1725-1808), venne costruito l’attuale mausoleo, su progetto dell’architetto ravennate Camillo Morigia (1743-1795) che realizzò un tempietto neoclassico dalle linee essenziali e dal sobrio decoro.
L’interno della tomba, rivestita di marmi in occasione del Centenario del 1921, conserva l’arca sepolcrale che racchiude le ossa di Dante: sulla fronte è inciso l’epitaffio latino composto dal poeta Bernardo Canaccio nel 1327. Ai piedi dell’arca è posta una ghirlanda di bronzo e argento donata dall’esercito vittorioso nella Prima Guerra Mondiale; a destra è presente l’ampolla realizzata dallo scultore triestino Giovanni Mayer e offerta dalle città giuliano-dalmate nel 1908. Al centro del piccolo ambiente pende una lampada alimentata con l’olio delle colline toscane che ogni anno, durante la seconda domenica di settembre, il Comune di Firenze offre in ricordo della morte del poeta, avvenuta nella notte fra il 13 e il 14 settembre 1321.
Orari di apertura
Dal 1 aprile al 31 ottobre
Tutti i giorni dalle 10 alle 19
Dal 1 novembre al 31 marzo
Tutti i giorni dalle 10 alle 18
Chiuso il 25 dicembre
1 gennaio dalle 13 alle 18