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Sguardi sulla moda al tempo di Dante – Brochure scaricabile
Martedì 10 novembre ore 17:30
Un “catalogo” per la moda al tempo di Dante. Cuffie, cappucci, becchetti e fogge
Alessandro Volpe (Università di Bologna)
La pittura giottesca ci permette di ammirare i dettagli della moda del suo tempo. La larghezza di uno scollo o la lunghezza di una «manicottolo» sono diventati strumenti per determinare la data di un dipinto, al tempo stesso i dipinti di maggior qualità permettono un così dettagliato sguardo sul Trecento da consentire un abbozzo di catalogo per la moda corrente. Nella discussione saranno presi in considerazione i copricapi in uso tra la fine del Duecento e la metà del Trecento.
Evento esclusivamente on line. A causa delle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria in corso non sarà possibile svolgere la conferenza in presenza.
Verrà effettuata una diretta streaming su questo sito e su facebook.com/RavennaCultura
INFO
www.vivadante.it
A cura del Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna e Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna
Ogni martedì dal 3 novembre al 1 dicembre 2020
Sguardi sulla moda al tempo di Dante
Il tema della moda come bene culturale, su cui l’Università di Bologna, Campus di Ravenna, sta investendo una parte importante della sua programmazione didattica e della sua attività formativa, viene quest’anno approfondito con un ciclo di conferenze intitolato Sguardi sulla moda al tempo di Dante. L’ideazione e cura è di Maria Giuseppina Muzzarelli, studiosa riconosciuta a livello internazionale da anni per i suoi contributi sulla Storia della moda e del costume e docente di Storia medievale all’Università di Bologna, il coordinamento di Elisa Tosi Brandi.
Nella moda si compendia tutta la ricchezza dei sistemi simbolici che nutrono la dialettica tra natura e cultura e si negozia l’elaborazione delle identità delle differenze. L’abbigliamento e la moda stanno al crocevia tra le tecniche artistiche, la produzione industriale, quella artigianale, il commercio, i bisogni primari, le istanze ornamentali. Stoffe, abiti, calzature, con le loro rappresentazioni scritte e figurate, sono infatti una fonte essenziale che forse meglio di altre consente di comprendere gli intrecci tra passato e presente.
Dall’opera e dal lascito dantesco si irradiano molte delle attività di ricerca, didattica e di diffusione delle conoscenze del Dipartimento di Beni Culturali a Ravenna. Una convenzione sottoscritta nel 2020 tra l’Ateneo di Bologna e il Comune di Ravenna è stata varata a supporto delle iniziative dantesche dell’Alma Mater in vista del Centenario e nell’arco del prossimo quinquennio. In particolare Sguardi sulla moda al tempo di Dante è organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna e dal Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna, con il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.