GUARDA LA DIRETTA SU
Sguardi sulla moda al tempo di Dante – Brochure scaricabile
Martedì 24 novembre ore 17:30
Gli oggetti della moda: il cappuccio «a gote»
Thessy Schoenholzer Nichols (Museo della moda e delle arti applicate di Gorizia) con la collaborazione di Elisa Tosi Brandi (Università di Bologna).
Di tradizione antica, all’epoca di Dante il cappuccio «a gote» fu rinnovato, divenendo uno dei simboli delle novità, un oggetto non solo funzionale ma anche elemento di distinzione, raffinatezza e
partecipazione al tempo presente. Com’era fatto il cappuccio? E la cuffia che vi si portava sotto? Lo scopriamo con un’esperta di oggetti storici della moda che, con parole e immagini, illustrerà il
metodo per lo studio della cultura materiale in questo settore.
Evento esclusivamente on line. A causa delle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria in corso non sarà possibile svolgere la conferenza in presenza.
Verrà effettuata una diretta streaming su questo sito e su facebook.com/RavennaCultura
INFO
www.vivadante.it
A cura del Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna e Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna
Ogni martedì dal 3 novembre al 1 dicembre 2020
Sguardi sulla moda al tempo di Dante
Il tema della moda come bene culturale, su cui l’Università di Bologna, Campus di Ravenna, sta investendo una parte importante della sua programmazione didattica e della sua attività formativa, viene quest’anno approfondito con un ciclo di conferenze intitolato Sguardi sulla moda al tempo di Dante. L’ideazione e cura è di Maria Giuseppina Muzzarelli, studiosa riconosciuta a livello internazionale da anni per i suoi contributi sulla Storia della moda e del costume e docente di Storia medievale all’Università di Bologna, il coordinamento di Elisa Tosi Brandi.
Nella moda si compendia tutta la ricchezza dei sistemi simbolici che nutrono la dialettica tra natura e cultura e si negozia l’elaborazione delle identità delle differenze. L’abbigliamento e la moda stanno al crocevia tra le tecniche artistiche, la produzione industriale, quella artigianale, il commercio, i bisogni primari, le istanze ornamentali. Stoffe, abiti, calzature, con le loro rappresentazioni scritte e figurate, sono infatti una fonte essenziale che forse meglio di altre consente di comprendere gli intrecci tra passato e presente.
Dall’opera e dal lascito dantesco si irradiano molte delle attività di ricerca, didattica e di diffusione delle conoscenze del Dipartimento di Beni Culturali a Ravenna. Una convenzione sottoscritta nel 2020 tra l’Ateneo di Bologna e il Comune di Ravenna è stata varata a supporto delle iniziative dantesche dell’Alma Mater in vista del Centenario e nell’arco del prossimo quinquennio. In particolare Sguardi sulla moda al tempo di Dante è organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna e dal Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna, con il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.